Uscite di sicurezza con porte automatiche antipanico a sfondamento, cavi riscaldanti nei cassonetti delle automazioni e nelle guide a terra, per garantirne il funzionamento anche a -25 gradi.
La presenza delle uscite di sicurezza è una condizione indispensabile negli edifici pubblici.
Le vie di fuga sono necessarie per garantire la massima sicurezza delle persone in caso di emergenza. Rendono, infatti, possibile la loro rapida evacuazione da un edificio in situazioni di incendio, terremoto, azioni criminose o critiche in genere.
Per garantire la massima sicurezza possibile, è indispensabile installare porte oppure porte automatiche appositamente progettate e, a volte, integrate con ulteriori accorgimenti o accessori tecnici speciali.
Uscite di sicurezza per ristorante di Livigno
A Livigno, un caso particolare per garantire il funzionamento nelle temperature più critiche.
Livigno è nota per essere uno dei comuni più freddi d’Italia. Qui, in inverno, le temperature sono solite scendere sino a -25° e questo può provocare malfunzionamenti delle apparecchiature elettro meccaniche esposte all’aperto.
Gema System, socio Aprico di Sondrio, è intervenuto nel noto Hotel Ristorante La Tea, nella frazione di Trepalle. Qui ha installato una bussola all’ingresso, con le porte automatiche in modalità vie di fuga antipanico a sfondamento, realizzata utilizzando:
- serramenti specifici e certificati Alu48;
- automazioni Das200;
- una integrazione tecnica con cavi riscaldanti applicati sia nei cassonetti delle automazioni sia nelle guide a terra. In questo modo si garantisce l’uscita di sicurezza anche con le temperature inferiori ai -25 gradi.
I serramenti sono stati verniciati in tinta legno, in modo da realizzare un’ottimale integrazione nella struttura lignea esistente dell’hotel.
Nello stesso albergo è stata installata anche un’automazione OllyC. Questa automazione è stata applicata nel telaio scrigno di una porta scorrevole a scomparsa, per avere la porta fra la cucina e il banco bar sempre debitamente chiusa.
L’apertura per l’ingresso avviene tramite pulsanti a sfioro. L’uscita è invece gestita da un sensore di presenza ad infrarossi attivi, con la profondità dell’area di rilevamento regolata a ridosso dell’anta, grazie al trimmer.
Come funzionano le porte automatiche a sfondamento per uscite di sicurezza
I profili per serramenti utilizzati in questo caso sono gli ALU48. Questi profili sono stati progettati per permettere la realizzazione di porte scorrevoli automatiche:
- ad 1 e 2 ante,
- telescopiche,
- a 2 e 4 ante,
- con ante fisse, travi portanti e sopraluci.
Sono l’ideale per realizzare ingressi con sistemi antipanico a sfondamento sia delle sole ante mobili sia a sfondamento integrale di tutte le ante, mobili e fisse.
Il funzionamento delle porte automatiche a sfondamento, parziale o totale, delle ante è stato progettato per realizzare bussole e ingressi personalizzati in funzione delle diverse esigenze dei clienti. Queste porte garantiscono nel contempo il comfort e l’affidabilità tipiche delle normali porte automatiche scorrevoli.
Per aprire la via di fuga antipanico si attiva lo sfondamento delle ante grazie alla pressione fisica sulle ante stesse. Questo sistema naturalmente intuitivo permette alle ante di aprirsi in modo facile e di creare il passaggio per una rapida evacuazione dall’edificio.
Le ante si aprono a battente verso l’esterno e si fermano lateralmente ruotando di 90° su un perno.
In questo modo agevolano il passaggio delle persone nelle situazioni di emergenza, perché tutto il vano diventa immediatamente disponibile come via di fuga, privo dagli intralci delle ante.
Per ripristinare la normale funzionalità della porta automatica è sufficiente ruotare manualmente le ante al contrario e riportarle tutte in linea orizzontale.
Oltre a essere una via di fuga per i casi di emergenza, questa tipologia di porte automatiche permette anche il completo utilizzo del varco. In questo modo facilita il passaggio agli eventuali mezzi ingombranti oppure ai mezzi di soccorso come le barelle ed i sanitari del 118.
Le tipologie di porte automatiche a sfondamento per vie di fuga
In genere sono disponibili due tipologie di sistemi di apertura antipanico:
- sfondamento delle sole ante mobili verso l’esterno
- sfondamento integrale sia delle ante mobili sia delle ante fisse.
Il sistema utilizzato nel caso di Livigno ha i profili con uno spessore di ben 48 mm. I perni di rotazione delle ante ed i meccanismi di sgancio e di tenuta delle ante sono in acciaio. Le guide di scorrimento a pavimento sono invece in alluminio.
E’ possibile applicare pannelli o vetri con spessore da 8 a 41 mm, serrature per una chiusura efficace e accessori aggiuntivi come zoccoli, traversi, guide a pavimento incassate e sopraluce.
Le dimensioni possibili sono:
- Porte scorrevoli: larghezza fino a 1475 mm per anta singola e 2970 mm per anta doppia
- Porte scorrevoli telescopiche: larghezza fino a 2580 mm per ante 1+1 e 4175 mm per ante 2+2 Altezze del vano passaggio fino a 3000 mm
Peso dell’anta standard fino a 150 kg – Peso anta sfondabile fino a 120 kg
Sono possibili esecuzioni speciali su richiesta
Sicurezza e qualità
Questa tipologia di porta automatica è omologata TÜV per il sistema di serramenti antipanico a sfondamento.
I motori che muovono le porte automatiche: potenti, intelligenti, silenziosi
L’automazione impiegata in questa installazione è una DAS200: una particolare motorizzazione disponibile in 3 diverse versioni in grado di movimentare ante con pesi da 120 sino 240 kg.
DAS200 è dotata di un software che controlla in modo dinamico tutti i parametri di funzionamento. Gestisce così tutte le rampe di accelerazione e decelerazione per aprire le ante in modo rapido e senza vibrazioni.
Il controllo dinamico dei movimenti, le guarnizioni antivibrazioni e la superficie della guida su cui si muovono i carrelli in alluminio rettificato, rendono la porta automatica super silenziosa.
La porta automatica di questo caso con la sua tecnologia lavora in modo perfetto anche nelle situazioni con temperature critiche, come quelle che quotidianamente si registrano in inverno a Livigno, o nelle zone di montagna. Questo grazie alle integrazioni tecniche suggerite dalla professionalità di Gema System: i cavi riscaldanti applicati sia nei cassonetti delle automazioni sia nelle guide a terra.
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